Riduzione rifiuti alimentari

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Pillola informativa Riduzione rifiuti alimentari

Come contributo alla campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti alimentari ecco  alcune riflessioni sul cibo.

 

Acquista  prodotti locali  

In tal modo:.

avrai prodotti più freschi e ridurrai le emissioni di CO2. I frutti tropicali (ad esempio banane e ananas) infatti vengono da lontano e per arrivare nei nostri carrelli percorrono enormi distanze in aereo dove, peraltro, vengono mantenuti refrigerati per garantirne il buono stato di conservazione;

sostieni  la economia locale orientando quanto più possibile le tue scelte verso le varietà di frutta e verdura italiane e prodotte nella tua zona:

proteggi dalla estinzione le varietà nostrane di cui il nostro paese è ricchissimo.  Per aumentare produttività  e profitti si è ridotta la varietà di piante da coltivare e di razze animali da allevare alle sole specie dall’elevato rendimento e si sono impoveriti i prodotti locali a causa delle monocolture e della diffusione degli Ogm,

In quest’ottica riscoprire colture di nicchia ormai dimenticate, prodotti locali per i quali la distribuzione non si sviluppa su grande scala, rappresenta una scelta importante per la salvaguardia dell’ambiente e per la stessa qualità della vita.

 

Scegli  prodotti  di stagione   

Ci sono molti buoni motivi per farlo, poiché i prodotti di stagione:

costano meno,  perché non serve energia aggiuntiva  per coltivarli in serre o per conservarli o per importarli da lontano;

conservano i sapori e gli odori ed hanno quindi più gusto;

sono esenti da pesticidi, perché richiedo molto meno prodotti chimici per eliminare i parassiti;.

sono più salutari  perché impiegando poco tempo per arrivare sulle nostre tavole mantengono così un più elevato contenuto di vitamine e nutrienti rispetto a quelle fuori stagione, soggette a lunghi viaggi o a soste prolungate nei frigoriferi,.

Infine contribuisci a salvaguardare le piante che, con meno trattamenti chimici, vivono più a lungo  e più robuste.

 

Riduci  i consumi di carne

Tra l’overdose di proteine e l’essere vegetariani esiste una strada intermedia che prevede di ridurre il consumo individuale di carne ricorrendo a fonti proteiche alternative a minore impatto sull’ambiente e su risorse primarie..

Qualsiasi  alimento che consumiamo implica dei costi ambientali, non solo quelli per la produzione di alimenti vegetali ma anche e molto di più quelli per la produzione di carne e derivati.
Le diverse preparazioni a base di carne (maiale, pollame e manzo) hanno emissioni molto differenti

Può sembrare incredibile ma per produrre un  kilo di pollo, o di maiale o di manzo si disperdono dai  3 ai 5 Kili di anidride carbonica equivalente (kg CO2e) nell’aria.

Ma ciò che impressiona di più sono i consumi idrici:  produrre  1 kg di carne di manzo richiede oltre 16 mila litri di acqua. Lo stesso quantitativo di patate richiede “solo” 900 litri di acqua.
Se riduci  il numero di volte e/o le porzioni di carne che mangi nella settimana e sostituisci le porzioni  con altre fonti proteiche, (uova, legumi, ecc,) non sarà solo l’ambiente ad avvantaggiarsi, ma anche il tuo stato di salute.

 

Questa nota fa parte delle pillole informative di civismo ! >>> Leggi tutte le altre