Il 16 dicembre 2014 la giunta del Comune di Roma ha approvato la delibera (n. 129) “Roma Verso rifiuti Zero” che rappresenta una rivoluzione epocale dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti sinora monopolizzato da una lobby affaristica che aveva sottomesso la dirigenza di AMA ai suoi interessi e portato la capitale ad essere ripetutamente condannata dalla Corte di giustizia europea.
La delibera riprende tutti i temi della legge di iniziativa popolare 53/2012 presentata al comune di Roma nel 6 giugno 2012 per la quale anche noi come CdQ abbiamo raccolto le firme.
Finalmente una legge di iniziativa popolare che diventa norma comunale: francamente pensiamo che non abbia precedenti nel passato.
La delibera (che potete trovare su https://www.facebook.com/LeggeRifiutiZero#!/ ) adotta completamente il modello della gestione dei rifiuti proposto da Zero Waste Lazio e descrive il percorso che il Comune di Roma intraprenderà per arrivare al 75% di raccolta differenziata il cui 50% sia riciclo effettivo.
Roma ad oggi è arrivata faticosamente al 43% di raccolta differenziata, non ancora però di ottima qualità.
I punti cardine della delibera sono:
- Campagne articolate di comunicazione per aumentare la consapevolezza di ogni cittadino verso la buona pratica della gestione dei rifiuti e la loro riduzione.
- Massimizzazione della raccolta porta a porta
- Tariffazione personalizzata da far partire nei municipi dove la raccolta differenziata raggiungerà una copertura integrale o quasi del territorio, che consentirà ad ogni cittadino di pagare solo la tassa per il non riciclabile commisurata alla quantità di non riciclabile prodotta.
- Istituzione di osservatori municipali e dell’osservatorio comunale (organi costituiti paritariamente da amministratori e cittadini) con l‘obiettivo di rimuovere criticità ed individuare soluzioni per la gestione dei rifiuti nel rispetto degli obiettivi della delibera.
- Riuso dei materiali, con l’istituzione in ogni municipio di “Centri di riuso” .
Inizialmente saranno luoghi in cui sarà possibile portare e prendere gratuitamente materiali ingombranti /elettrici ed elettronici, come già avvenuto con il progetto “Roma-Riusa” al quale come CdQ abbiamo partecipato. Successivamente diverranno centri di riparazione con creazione di nuove filiere di posti lavoro.
- Infine, la non privatizzazione dell’AMA che resta una azienda pubblica nel rispetto della consultazione referendaria del 2011.
Il Cdq si attiverà con gli altri comitati di quartiere del municipio per partecipare attivamente agli osservatori municipali e per essere protagonisti di questa nuova pagina.
Roma ha finalmente voltato pagina lasciando alle spalle le brutte storie di Malagrotta e degli inceneritori, che tanti problemi hanno provocato alla ambiente ed alla salute.