Incendio all’asilo “I Lillà” di Via Togni (Via Ugo Taby) nella notte fra il 22 e il 23 novembre 2016

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A seguito del gravissimo evento verificatosi nella notte tra il 22 e il 23 novembre 2016, abbiamo immediatamente inviato la seguente comunicazione al Municipio IX.
A tale comunicazione, la Dott.ssa Marianecci ha già risposto confermandoci di aver inoltrato la nostra richiesta ai vari uffici competenti. Sarà nostra cura informarvi tempestivamente sugli sviluppi.

Buongiorno Dott.ssa Marianecci,
mi chiamo Maurizio Sapora e sono il Presidente del Comitato di Quartiere Torrino-Decima.
Le volevo segnalare che, intorno alle 23 di ieri, 22 novembre, si è sviluppato un incendio nell’asilo in oggetto, che ha procurato ingenti danni alla facciata e, da quanto si può vedere dall’esterno, all’androne.
Come sa, l’asilo è chiuso temporaneamente, immagino per carenza di iscrizioni, e nelle ultime settimane si è sviluppata una sorta di psicosi nel quartiere a seguito di voci, peraltro non confermate da alcun dato di fatto, di una sua possibile destinazione come Centro di Accoglienza per i migranti.
Sono state organizzate due manifestazioni da parte di consiglieri e attivisti di Fratelli d’Italia, che hanno ricevuto anche copertura mediatica da parte della trasmissione Quinta Colonna di Rete4.
Come CdQ ci siamo attivati per avere dalle forze dell’ordine indicazioni in merito alla possibile dolosità dell’incendio, ma riteniamo che il Municipio debba intervenire per fare chiarezza sull’accaduto, dato che lo stabile è di proprietà del Comune, e soprattutto per prevenire azioni illegali come sono già avvenute in casi analoghi, ovvero un’occupazione dello stabile da parte di soggetti non autorizzati.
Noi avremmo l’interesse, come rappresentanza della cittadinanza del quartiere, a discutere sulle possibili destinazioni d’uso della struttura, a partire ovviamente dal suo recupero all’uso per la quale è stata concepita. In questo senso riteniamo che il principale ostacolo a un uso effettivo dell’asilo sia dovuto alla mancanza della mensa, e alla conseguente impossibilità di adottare il tempo pieno, cosa che ovviamente causa difficoltà insormontabili per i genitori che lavorano tutto il giorno e non hanno la possibilità di riprendere i bambini alle 13.
L’ostacolo si potrebbe rimuovere ad esempio individuando un’area adatta ad essere adibita a refettorio e stipulando una convenzione per un catering esterno, che fra l’altro potrebbe costituire opportunità occupazionale e di reddito per il quartiere.
In alternativa, chiediamo che venga considerata la possibilità di adibire lo stabile ad uso sociale: esistono in zona associazioni attive sul territorio che non dispongono di una sede stabile, come anche gruppi e associazioni culturali che conducono progetti al servizio della cittadinanza, e lo stesso Comitato di Quartiere non dispone di una propria sede dove poter stabilire un dialogo costante e costruttivo con i cittadini.
In conclusione, riteniamo necessario affrontare con sollecitudine e decisione il tema, perché abbandonare lo stabile nelle condizioni in cui lo ha ridotto l’incendio sarebbe un grave danno per la cittadinanza e un “invito” a chi presumibilmente persegue scopi ben lontani dal bene collettivo.
Rimanendo in attesa di un suo cortese riscontro, la saluto cordialmente.
Maurizio Sapora
Presidente del Comitato di Quartiere Torrino-Decima