Il programma elettorale ufficiale del Movimento5Stelle per le ultime elezioni comunali a Roma, firmato dal sindaco Virginia Raggi, a pag. 34 e 35 ospita il capitolo sull’Urbanistica, che si conclude con un elenco di tre priorità, la prima delle quali è la “Moratoria delle previsioni di nuove espansioni per verificarne le reali necessità e blocco delle edificazioni su aree a rischio idrogeologico e su quelle agricole”.
Nel corso della campagna elettorale, in pubbliche interviste il sindaco Raggi testualmente ha affermato: “Se vinciamo ritiriamo la delibera sulla pubblica utilità. Lo Stadio della Roma si farà da un’altra parte, a Tor di Valle c’è una speculazione edilizia e non ci sono le condizioni”.
Queste sono le parole. Intascato il voto dei cittadini, le cronache ci parlano di incontri e accordi tra pochi intimi per portare a casa l’affare del secolo: Baldissoni, Parnasi, Pallotta che entrano ed escono a piacimento dalle stanze del Campidoglio (stanze inaccessibili ai cittadini che, se appena provano a distribuire un volantino o aprire uno striscione, vengono fermati e identificati dalla polizia); nessun ritiro della vergognosa delibera 132 del 22 dicembre 2014 che riconosceva il “pubblico interesse”, la più grande vergogna della giunta PD affondata nella melma di mafia capitale. Le dimissioni dell’assessore Berdini sono la conferma che la situazione sta degenerando e che i palazzinari stanno vincendo la battaglia, magari concedendo qualche ritocco alle cubature per non far perdere la faccia al M5S.
Chiediamo al Sindaco Raggi e alla Giunta Capitolina di rispettare gli impegni presi nei confronti dei cittadini. Permettere la realizzazione della più grossa speculazione edilizia in Italia nel XXI secolo non è solo un vergognoso regalo a finanzieri e palazzinari, è un’offesa
verso la città e i cittadini.
Nessuna mediazione con chi vuole sventrare il territorio per arricchirsi! Chi non si oppone è complice della devastazione
Comitato Difendiamo Tor di Valle dal Cemento
15 febbraio 2017
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