Il Giudice – cui il Collegio Sindacale è stato costretto a ricorrere per superare gli atteggiamenti ostativi del liquidatore in ordine alla convocazione di un’Assemblea straordinaria per deciderne la sostituzione – ha finalmente sciolto la riserva. Con una sentenza, a nostro avviso, alquanto pasticciata. Ha infatti rigettato l’istanza ma ha sancito che il Collegio Sindacale (essendoci la richiesta di oltre il 20% dei consorziati) ha la legittimità – norme statutarie e civilistiche di riferimento – di convocare la assemblea nell’inerzia del liquidatore; e che, avendo quest’ultimo consegnato in sede di giudizio l’elenco dei consorziati, rifiutato in precedenza, ne ha la piena possibilità. Effetto negativo di tale pronuncia è che la richiesta di convocazione nella modalità più semplice di una inserzione su due quotidiani nazionali non ha trovato accoglienza, per cui la procedura dovrà essere quella farraginosa dell’invio di migliaia di lettere e della raccolta delle relative deleghe. Questo, tenuto conto dell’agosto alle porte, potrà essere svolto solo a settembre per cui l’assemblea non è pensabile che si tenga prima dell’ottobre.