Stadio della Roma: delibera approvata, persistono le preoccupazioni

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    Il 22 dicembre, a larga maggioranza ma con una trasversalità di voti contrari, il Consiglio Comunale ha approvato la Delibera di Giunta con la quale viene riconosciuto come di “pubblico interesse” il progetto riconducibile allo Stadio della Roma.

    E’ solo il primo passo, in quanto quello approvato è solamente il via libera alla “fattibilità” del progetto stesso, la cui realizzazione richiede – dopo la presentazione del progetto definitivo che accolga gli emendamenti e i vincoli evidenziati nella delibera – un iter presso la Regione della durata massima di 180 giorni, con una nuova conferenza dei servizi e, questa volta, il coinvolgimento dei cittadini attraverso associazioni e comitati rappresentativi.

    E’ in questa seconda fase, come confermatoci dall’Assessore Caudo cui avevamo contestato di non essere stati in precedenza convocati, che verremo interpellati.

    Pur con le nodifiche introdotte e i più puntuali vincoli imposti alla società e al costruttore, rimangono numerose e tutt’altro che marginali le nostre perplessità e preoccupazioni.

    Come noto, a differenza di altri, abbiamo sempre mantenuto una posizione critica ma non pregiudiziale, scevri da ogni assunto ideologico e da questioni dirimibili dalla magistratura o tra privati, ferma la non incidenza sui conti pubblici.

    Ma, come detto, le perplessità e preoccupazioni persistono per intero e le riserve potranno essere sciolte solo una volta che si sia discusso sulle soluzioni definitive e si sia valutata l’entità degli eventuali vantaggi e quella dei più che certi disagi.

    In particolare le principali di esse (espresse sinteticamente) si incentrano sui seguenti punti:
    1) Edificazione del business park con grattacieli di 200 (o poco meno) metri su un’area alluvionale, ricca di falde acquifere, la stessa che interessa Decima e una parte del Torrino Nord, con possibili gravi conseguenze su detto quartiere.
    2) la sistemazione ipotizzata per la Ostiense/Via del mare che, al di là della situazione che si creerà al completamento, renderà impercorribili per moltissimi mesi le due arterie già normalmente al collasso. ma che avrà effetti a catena anche sulla viabilità alternativa (Colombo, Pontina, vie interne Torrino e Mezzocammino, Roma-Fiumicino)
    3) l’assoluta conseguente necessità che PRIORITARIAMENTE si trasformi in linea metropolitana, con frequenze adeguate, l’attuale Roma Lido, abbandonando l’idea folle di un tronchetto aggiuntivo della metro B.
    4) a stadio e centro direzionale operanti, i forti impatti sul nostro territorio, anche in termini di sicurezza.
    5) infine, i timori tutt’altro he infondati circa i controlli su tempistiche e qualità dei lavori di interesse pubblico.
    Non è tutto, ma come detto, sono i punti più delicati. Ai quali va aggiunta la nostra vivissima preoccupazione per un secondo progetto, solo temporaneamente messo in stand-by: quello di Casal Grottoni il cui effetto combinato con l’impatto dello stadio ci renderebbe la vita impossibile.